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Manuale di pulizie di un monaco buddhista – di Keisuke Matsumoto

Manuale di pulizie di un monaco buddhista. Spazziamo via la polvere e le nubi dell’anima. di Keisuke Matsumoto.

Le finestre pulite, dice Keisuke Matsumoto, favoriscono la giusta visione. Attraverso un vetro pulito possiamo osservare fuori senza percepire alcun filtro tra noi e il mondo esterno. E questo ci avvicina alla verità delle cose e ci aiuta ad accettarle per quello che sono.

I monaci buddhisti sono molto attenti alla pulizia del tempio. Lavano i pavimenti tutti i giorni, tirano a lucido bagni e cucine, curano alla perfezione giardini e terrazze. Non è necessario diventare maniaci delle pulizie, piuttosto è un’occasione per rinnovare l’atteggiamento con cui affrontiamo il lavoro domestico  e per riconnettersi con se stessi e con la natura.

Di seguito 15 consigli utili per avere cura di noi stessi e di ciò che ci circonda.

1. Indossa abiti comodi e facili da lavare. Per fare le pulizie i monaci indossano il samue, l’abito da lavoro tradizionale e i loro sandali infradito mentre si coprono la testa con un asciugamano, il tengui. 

2. Scegli strumenti da lavoro semplici e robusti.  Nel tempio le pulizie si fanno alla vecchia maniera, con scopa, paletta, secchio e piumino per la polvere. Nel nostro caso possiamo avvalerci della tecnologia e di elettrodomestici per alleviare la fatica.  Lo stesso per quanto riguarda i detersivi: non c’è bisogno di stipare l’armadietto con decine di flaconi diversi spesso pieni di sostanze non proprio benefiche per la nostra salute e per l’ambiente. Acqua calda, bicarbonato di sodio e aceto possono fare molto.

3. Rispetta le cose che ti circondano. Anche gli oggetti di uso comune contengono una storia: materie prime, tecnologia, lavoro, sudore, invenzioni. Insomma, un’anima. Rendersene conto è un esercizio di consapevolezza. Siate grati alle cose che vi sono state utili – dice Matsumoto – e quando non ne avete più bisogno fatele risplendere di nuova luce donandole a chi ne può fare buon uso.

4. Spalanca le finestre e cambia l’aria in tutte le stanze almeno una volta al giorno. Siamo abituati a stare sigillati dentro case e uffici climatizzati per mantenere la temperatura ideale. Aprire le finestre e respirare l’aria dell’esterno – anche quando è troppo fredda o troppo calda – ci aiuta a entrare in comunicazione con lo spirito delle stagioni.

5. Fare gioco di squadra. I monaci del tempio sono abituati a distribuirsi i compiti e darsi il cambio in modo che tutti facciano tutto, valorizzando le rispettive abilità e competenze. Non sarebbe male applicare lo stesso principio anche in famiglia.

6. Dedica particolare attenzione al bagno e alla cucina perché sono luoghi in cui circola l’acqua. L’acqua è il principio della vita: dobbiamo vivere come se fossimo acqua, in maniera limpida e fluida. Dove è presente l’acqua c’è un sentiero da seguire.

7. Occupati del bucato: lavare, stendere, stirare, piegare e mettere via. Se non lo fai tutti i giorni (o quasi) presto ti ritroverai con troppa roba ammassata e sarà difficile smaltirla. E quando stiri fallo come se stessi eliminando le grinze dal tuo cuore.

8. Fai il cambio di stagione dei vestiti. A fine stagione, in segno di riconoscimento, gli abiti che ci hanno accompagnato e supportato vanno lavati (o portati in lavanderia) e poi riposti con cura per poterli ritrovare in ordine quando ce ne sarà nuovamente bisogno. Grazie a questa attività possiamo percepire lo scorrere del tempo e il ciclo delle stagioni che si rinnova ogni anno.

9. Maneggia piatti e bicchieri con estrema cura facendo attenzione a non farli cadere. I monaci tengono sempre con due mani le loro scodelle. Un gesto funzionale ed elegante allo stesso tempo. Sono i nostri comportamenti a rivelare la capacità di fronteggiare gli eventi; bisogna dare il massimo anche nei piccoli gesti di tutti i giorni.

10. Prima di buttare una cosa vecchia o rotta pensa se non puoi aggiustarla o riutilizzarla. Diamo importanza a ciò che abbiamo piuttosto che inseguire sempre cose nuove. Se siamo capaci di rammendare qualcosa di scucito, saremo anche in grado di ricucire rapporti umani.

11. Quando lavi i pavimenti presta attenzione a ciò che stai facendo e lasciati assorbire dal qui e ora. L’attaccamento al passato e l’inquietudine per il futuro sono pensieri che si addensano nella mente e di conseguenza l’anima finisce con l’allontanarsi dal presente. Per questo i monaci impiegano tanto vigore e attenzione nel pulire i pavimenti, pratica che si concentra sul qui e ora.

12. Non dimenticare di pulire le lampade: servirà per accendere la luce della nostra anima.

13. Quando entri in casa togli le scarpe e mettile al loro posto. Dimenticarsene, e lasciare le scarpe in giro, è segno che lo spirito si sta allontanando dal qui e ora.

14. Pulisci le zanzariere delle finestre. Pensa alla tua casa come a un organismo che respira. Se l’aria passa dai fori ostruiti di una zanzariera sporca, la tua casa non potrà respirare bene. La respirazione è importante: ci mantiene in vita attraverso un continuo interscambio tra ciò che è esterno al nostro corpo e ciò che è interno.

15. Tieni pulito il vialetto di ingresso alla tua casa (se ce l’hai) o il pianerottolo. Questi sono i luoghi in cui ci si saluta quando si esce e quando si entra. Tieni sempre in ordine i pianerottolo, e magari arredalo con una bella pianta. Ti sentirai più in armonia con i tuoi vicini.

L’autore

Keisuke Matsumoto è un giovane bonzo del tempio di Komyoji di Tokyo. È laureato in letteratura, ha una moglie, un figlio, e un blog (in giapponese). In Italia sono stati pubblicati, sempre da Vallardi, altri due suoi libri: Manuale di un monaco buddhista per liberarsi dal rumore del mondo e Manuale di un monaco buddhista per sconfiggere la paura degli altri.

La citazione

Cosa sono le pulizie? Sin dai tempi antichi i giapponesi hanno considerato le pulizie qualcosa di più che una semplice e rozza mansione. In Giappone, nelle scuole elementari e medie, sono gli scolari a occuparsi della pulizia dei locali, cosa che, all’estero, non accade assolutamente. Ciò si verifica perché nel nostro paese fare le pulizie è un concetto che non si riferisce semplicemente a togliere lo sporco dalle superfici, ma è in stretta relazione con lo spazzar via le nubi che oscurano la nostra anima.

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